Siamo circondati la linee
invisibili. Collegamenti incorporei che uniscono due persone distanti mezzo
mondo l’una dall’altra. Collegamenti che dividono due persone distanti qualche
metro l’una dall’altra. Ok, sono d’accordo con voi. “Questa storia l’abbiamo
già sentita. Ce lo dicono tutti i giorni, ma in fondo questi nuovi mezzi hanno
una loro utilità”. Ma lasciatemi effettuare questa elegia per un grande amico
scomparso dalle nostre vite.
Ci si aspetterebbe che da
un paese dove l’alfabetizzazione è quasi totale, anche se rimangono sacche di
resistenza qui e là, si legga un numero di libri spropositato. Una realtà che
vivono in molti altri paesi: ma non il nostro.
Il libro è sostituito con
“l’informazione” via etere. Ma non parlo sono di notizie. Sono in calo anche i
romanzi, quelle letture fatte per divagare la mente e intrattenere il lettore.
Quelle storie di fantasia piene di personaggi coinvolgenti e dalle storie
appassionanti. Perfino quelle letture sono in estinzione. Perché? Perché forse
serve del tempo che non abbiamo per leggere e distrarci. Ma tale affermazione è
vera? Quanto tempo viene sprecato nella visione di programmi quantomeno
discutibili o in altre faccende nelle quali non voglio entrare in merito?
Voglio prendere come esempio,
per poter spiegare efficacemente il mio punto di vista, la differenza tra un
film e il corrispettivo romanzo.
Chiunque sentirete, forse
perfino voi stessi, siete concordi con il fatto che il libro è quasi sempre
migliore del film. Ma allora perché il libro viene letto così poco, mentre il
film è campione d’incassi? La risposta è semplice. Il film dura di meno,
richiede uno sforzo minore per essere compreso e non devo immaginarmi nulla
poiché ne vedo le immagini.
Potrebbe essere
semplicistico da parte mia fare tali affermazioni, e forse lo sono in effetti,
ma al momento non mi viene nulla di meglio. Il libro ha un suo tempo di
lettura, richiede uno sforzo di memoria per ricollegare eventi letti magari
qualche giorno prima e vuole una certa immaginazione per permettere al lettore
di immergersi completamente nella lettura. “Non mi sembra nulla di impossibile”
osserverete, ma è quello che la maggior parte degli italiani evita di fare con
molta cura.
Accade molto più spesso
che da un film si passi a leggerne il libro piuttosto che non il contrario. Non
critico il potere d’intrattenimento cinematografico e simili, ma vorrei che si
spegnesse di più la televisione per far funzionare il cervello su un libro.
Tutto questo papocchio di
parole serve per farvi riflettere su quanto siamo invischiati in questa
ragnatela assurda. Come si preferisce il film al libro, così si preferisce il
telegiornale al quotidiano, le notizie su internet ai saggi specifici o alle
riviste di settore, ecc. Un dottore non fa la diagnosi digitando sul motore di
ricerca i sintomi che presentate, ma ha studiato su dei manuali specialistici
ed è in grado di formulare un ipotesi sulla causa dei vostri malanni. Un
esempio stupido, lo ammeto, ma è questo il punto che discuto. Non cerchiamo più
informazioni parziali e frammentarie su internet, leggiamo! La lettura è
impegnativa, ma diciamo no alla pigrizia, spegniamo il televisore o chi per lui
e prendiamo un libro in mano. Vi garantisco che non ve ne pentirete.
Mi sono dilungato troppo.
Se il concetto non fosse chiaro, ci ritornerò sperando di essere più chiaro.
Vi invito a riflettere.
Nessuno è giustificato o esente da colpe. Ogni volta che si spreca tempo
guardando la tv (o similmente) un libro muore.
Frank