mercoledì 10 febbraio 2016

Una vita ordinaria

Il bello della vita ordinaria è che hai delle certezze. Un lavoro. Una famiglia. Una religione. Una squadra da tifare. Tutto molto semplice. Tutto molto NOIOSO.
A questa monotonia preferisco l'incertezza, la difficoltà da superare, la conquista e l'abbandono. Non voglio vivere come un tassello di un puzzle che, tranquillo e senza prospettive, sta' nel suo spazio felice nella sua piccolezza.
Preferisco l'infelicità dell'ignoto, del casuale e del probabile. La prova da superare. La gioia della vittoria e la tristezza della sconfitta. Amo l'ignoto perché permette di vivere. La conformità è la fine della vita. Ogni giorno la stessa canzone da cantare e ricantare facendo assomigliare le giornate con le giornate, i mesi con i mesi, gli anni con gli anni.
Questa vita non la voglio, e Dio me ne scampi se mai la vorrò!

FiR

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