giovedì 10 marzo 2016

Correzione di idee

Prima di partire per Berlino, avevo espresso l'idea di fare foto per documentare quello che si vede o i luoghi visitati. Tuttavia mi sono reso conto che non è del tutto vero. Ho cambiato idea, almeno in parte. Le fotografie servono per ricordare cose, oggetti, persone che abbiamo paura di dimenticare. Ma la migliore fotografia che si può fare è quella dell'esperienza visiva. Il cervello è la macchina della memoria. Immagazzina tutto, anche se a volte ci sembra il contrario -"non mi ricordo niente", in quanti lo diciamo?-. Invece lui immagazzina ogni informazione ed è pronto a tirarla fuori quando se ne ha bisogno. La fotografia non può sostituire questo processo, perché a esso è legato anche la memorizzazione delle emozioni provate di fronte a quel quadro, con tale persona, nel dato momento. La fotografia è un utile strumento per facilitare il riaffiorare del ricordo, ma non lo può sostituire, perché se si è vissuto attraverso l'obbiettivo, non si è vissuto veramente.
Prima bisogna vivere per poter ricordare di aver vissuto.

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