Domenica sera. In
televisione trasmettono Juventus-Roma. La Juve mira a continuare la sua ascesa
verso la vetta, mentre la Roma cerca disperatamente la vittoria del
cambiamento.
Mi reco a casa di un
amico, romanista come me, per vedere il match. Ha invitato altri due amici per
assisterci nell’impresa, accomunati dall’odio per la Juve.
Loro hanno passato la
giornata dedicandola completamente al calcio, quindi non mi stupisco che
parlino tramite Whatsapp sfottendo gli interlocutori con simpatica goliardia.
Il primo tempo sta per
finire e il risultato è ancora di 0-0. Partita noiosa, con pochi colpi di
scena. Sto già pensando al calvario che dovrà essere il secondo tempo, quando
accade qualcosa che mi colpisce. Il padrone di casa parte con un coro,
accompagnato dall’amico seduto accanto, che mi lascia a dir poco senza parole.
Lo riporto:
C’era
una bambina piccolina ad Amsterdam
Stava
in solaio il suo nome è Anna Frank
E
tutte le SS che passavano di là
Dicevano
portiamola in vacanza a Buchenwald
Sono rimasto a dir poco impietrito e
disgustato. La serata è finita lì. La partita ha perso completamente ogni significato.
Come si può fare un coro su un argomento così delicato e drammatico.
Ma non potevo tacere. A fine partita,
perché fintanto che il pallone fosse circolato in campo non avrei mai ottenuto
la loro attenzione, ho chiesto il motivo di un coro così becero e indelicato.
La risposta, se possibile, è stata anche
peggiore del coro.
− Per goliardia. È un coro fatto per
scherzo.
Alla faccia dello scherzo. Un coro
calcistico che, non solo non centra niente con il calcio, ma scherza su eventi drammatici
e mostruosi, mi sembra oltremodo un insulto per chiunque abbia una morale.
Personalmente mi sono sentito offeso da
quel coro. Poi si va in chiesa, si prega, si spera nel Paradiso. Ma se esiste
un Dio, ha già contattato il Diavolo per riservargli un posto all’Inferno.
Un coro del genere dimostra come non ci
sia rispetto, come si possa scherzare su tutto. Ci sono argomenti che non
possono essere sdrammatizzati poiché questo è il primo passo per dimenticare e
ripetere l’errore.
Una persona che non discerne su cosa sia
giusto scherzare e su cosa non lo sia, non ha il mio rispetto. Dimostra una
totale mancanza di morale e giudizio critico. Non ho parole.
FiR
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