Giovedì scorso sono
andato a teatro a vedere la commedia di Oscar Wilde L’importanza di chiamarsi Earnest.
Per essere uno scarso
frequentatore di teatro, sono rimasto colpito dalle emozioni che si provano nel
vedere attori che recitano a pochi passi da te. Sembra un’ovvietà, ma davvero
la mia esperienza teatrale è così povera. Indiscutibile è stata la bravura
degli interpreti che sono riusciti a trasportarmi nella storia, così da diventarne
parte.
Voglio riportare un
passaggio della commedia che mi ha colpito particolarmente. Sulla scena si sono
appena formate due coppie: Algernon con Cecily e Jack con Gwendolen.
Parte la musica a
sovrastare i dialoghi. Non servono più parole. I neo fidanzati iniziano a baciarsi
con passione. Poi avviene uno scambio. Cecily inizia a baciare Jack e Gwendolen
Algernon.
“Interessante” pensai. Ma
non era finita. Le labbra si staccano e i due uomini si avvicinano, così come
le due donne, e si baciano ancora.
“Fantastico” fu il
pensiero che esplose nella mia testa. Non so se sia nell’opera di Wilde o sia
una rivisitazione, ma questa dimostrazione d’amore così spontanea e semplice si
combina in modo perfetto con il Family Day.
Credo che ogni essere umano
abbia il diritto di vivere l’amore con chi vuole e di potersi creare una famiglia.
Un bambino ha bisogno d’amore. E se questo dovesse provenire da due uomini o
due donne, ben venga. Liberiamoci da queste catene che vogliono la famiglia
composta da un padre e una madre. Liberiamoci dalle catene che la chiesa ci ha
forgiato secoli fa ancora portiamo fieramente al collo chiamandola tradizione.
Liberi di essere. Liberi
di vivere. Liberi di amare.
FiR
FiR
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