lunedì 1 febbraio 2016

I tre baci

Giovedì scorso sono andato a teatro a vedere la commedia di Oscar Wilde L’importanza di chiamarsi Earnest.
Per essere uno scarso frequentatore di teatro, sono rimasto colpito dalle emozioni che si provano nel vedere attori che recitano a pochi passi da te. Sembra un’ovvietà, ma davvero la mia esperienza teatrale è così povera. Indiscutibile è stata la bravura degli interpreti che sono riusciti a trasportarmi nella storia, così da diventarne parte.
Voglio riportare un passaggio della commedia che mi ha colpito particolarmente. Sulla scena si sono appena formate due coppie: Algernon con Cecily e Jack con Gwendolen.
Parte la musica a sovrastare i dialoghi. Non servono più parole. I neo fidanzati iniziano a baciarsi con passione. Poi avviene uno scambio. Cecily inizia a baciare Jack e Gwendolen Algernon.
“Interessante” pensai. Ma non era finita. Le labbra si staccano e i due uomini si avvicinano, così come le due donne, e si baciano ancora.
“Fantastico” fu il pensiero che esplose nella mia testa. Non so se sia nell’opera di Wilde o sia una rivisitazione, ma questa dimostrazione d’amore così spontanea e semplice si combina in modo perfetto con il Family Day.
Credo che ogni essere umano abbia il diritto di vivere l’amore con chi vuole e di potersi creare una famiglia. Un bambino ha bisogno d’amore. E se questo dovesse provenire da due uomini o due donne, ben venga. Liberiamoci da queste catene che vogliono la famiglia composta da un padre e una madre. Liberiamoci dalle catene che la chiesa ci ha forgiato secoli fa ancora portiamo fieramente al collo chiamandola tradizione.
Liberi di essere. Liberi di vivere. Liberi di amare.

FiR 

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