sabato 14 maggio 2016

Ricerca della luce della natura: sulla morte


 
"Il malinconico aspetto di un corpo senza vita, la dimora che gli viene preparata, buia, fredda, chiusa e solitaria, sgomentano l'immaginazione; ma solo l'immaginazione, e non l'intelligenza. Perché chiunque fa uso di questa facoltà capirà immediatamente che non c'è niente di tetro in tutte queste circostanze: poiché se il cadavere fosse mantenuto avvolto in un letto caldo, con un fuoco vivace in camera, tutto ciò non gli procurerebbe nessun calore conforte
vole; anche se un'infinità di ceri fossero accesi appena cala la notte, egli non vedrebbe nessuno degli oggetti che potrebbero distrarlo; se fosse lasciato fuori non potrebbe godere della sua libertà e in compagnia non si rallegrerebbe. I tratti del viso distorti non sono segno di dolore, di inquietudine, o di angoscia. Questo tutti lo sanno e ne converranno volentieri se lo si fa loro notare; eppure nessuno può guardare, o anche solamente volgere il pensiero a queste cose senza rabbrividirne; perché nel considerare che una persona vivente soffrirebbe dolorosamente in queste condizioni, la mente si spaventa e prova un orrore istintivo, che viene aumentato dagli usi del mondo intorno a noi."



Abraham Tucker




Frank



Nessun commento:

Posta un commento