Qual'è la differenza tra rubare e trovare? La risposta potrebbe sembrare ovvia, ma non lo è.
Rubare è l'atto di privare volontariamente di un oggetto (o altro) una persona.
Trovare è una pura coincidenza che vi pone un oggetto senza più proprietario sulla vostra strada. Ma in fondo, quell'oggetto deve essere appartenuto a qualcuno, altrimenti non sarebbe lì. Quando si sceglie di raccogliere, lo si fa volontariamente. Non mi è mai capitato che 50 centesimi mi finissero in tasca per sbaglio. Quindi effettivamente ho rubato del denaro a una persona.
Ma la colpa non è forse della persona distratta che li ha persi? Apparentemente sì. Ma non è anche giusto cercare di restituire al legittimo proprietario quello che si è trovato?
Il fatto è che, tendiamo a pensare, se troviamo degli oggetti "superflui", come può essere un accendino, una moneta o altro ancora, abbiamo il diritto di prenderli senza avere nessuna remora.
Mentre invece se troviamo qualcosa di "importante", come può essere un mazzo di chiavi, una sciarpa o altro, ci sentiamo in dovere di trovarne il proprietario, o almeno di denunciarne il ritrovamento.
Perché questa differenza? Chi siamo noi per stabilire cosa è importante o superfluo per un'altra persona?
L'atteggiamento cambia anche in base al posto, sia esso dove siamo conosciuti o uno dove rappresentiamo soltanto un numero della massa. L'anonimato porta più facilmente al furto perché ci si sente più protetti dal numero della massa.
Se trovate qualcosa è perché qualcuno l'ha persa, quindi è giusto che tentiate di restituirgliela.
FiR
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