Mi sono già soffermato sull'importanza della corretta ricezione del messaggio veicolato dal mittente per una giusta decriptazione dello stesso. Mi voglio soffermare sull'importanza, e la responsabilità, che ha il mittente quando afferma un messaggio, soffermandomi sulla qualità dello stesso.
Perché parlo di qualità? Basta guardarsi attorno per assistere a una vera e propria pioggia di opinioni e conoscenze, più o meno valide, generate dai social media e non solo. I canali youtube, pagine dedicate, blog e forum, social network in generale sono dei produttori di massa di informazioni che non vengono sottoposte a un controllo qualità. Le notizie spesso non sono confermate o verificate. Tutto si basa sulla fiducia e la professionalità del divulgatore.
Ci sono degli ottimi divulgatori nella rete, ma ce ne sono tantissimi non altrettanto bravi. Le fake news sono un ottimo esempio di divulgazione sbagliata. Ma ognuno è libero di credere in ciò che vuole, ma il divulgatore ha delle responsabilità enormi per ciò che dice. Egli sa bene che le sue ricerche sono parziali e incomplete, o addirittura distorte e faziose. Quindi sono facilmente smontabili, innescando così una guerra sull'argomento dove si dice tutto il contrario di tutto. Se ci immedesimiamo nello spettatore medio, ecco che può insorgere la misologia.
Chi decide di divulgare ha una responsabilità enorme, cioè quella dell'affezione o meno del ricevente alla conoscenza. Invece di stimolare la curiosità rischia di ottenere l'effetto contrario. Chi fa buona divulgazione sa il lavoro di ricerca che c'è dietro, e non stiamo parlando di un solo libro, rivista o documentario sull'argomento.
La divulgazione è fondamentale e ben venga che la rete e i social ne siano veicolo. Ma una prudenza è d'obbligo come in ogni campo: spendete qualche minuto per capire CHI sta divulgando. Allora la stessa sapienza non vi sembrerà più un dedalo di informazioni pronte a condurvi al mostro dell'Ignoranza. Siate saggi