"Prova a prendermi" è un film del 2002 diretto da Steven Spielberg e con Leonardo DiCaprio, nel ruolo di Frank Abagnale Jr., e Tom Hanks, nel ruolo di Carl Hanratty. La storia parla del truffatore realmente esistito (Abagnale Jr) che viene inseguito dal detective Hanratty. Alla fine, data la grande capacità da falsario, Frank viene 'assunto' dall'FBI per scoprire altri falsari. Tutto è bene quel che finisce bene... non proprio. Infatti Frank viene assunto dall'FBI dopo una lunga carriera da falsario, durante la quale affina le sue abilità per trovare nuovi modi d'ingannare l'onesto lavoratore di turno. Nell storia, il lavoratore buggerato, saremmo noi.
Ora immaginate che un soggetto del genere sia italiano e che venga, dopo anni, resa pubblica la sua storia (seppur romanzata) e viene fatto passare da eroe. Penso che farebbe girare gli ingranaggi alle persone truffate. E a ragione aggiungerei. Ma non è questo il punto a cui voglio arrivare.
La conoscenza di Frank della falsificazione, tanta da mettere in difficoltà l'FBI per lungo tempo, gli ha garantito un posto nell'agenzia stessa; lì analizza documenti per trovare eventuali falsificazioni per conto del governo. Cosa ci dice questo passaggio? Che il suo essere il migliore nel suo campo lo ha portato lontano, prima da un lato e poi dall'altro della barricata.
Seguendo tale logica la competenza risulta il requisito primario per svolgere al meglio un lavoro. Per cui avremo un dottore che esercita la medicina, un prete che cura l'anima, un pescatore che sfida il mare per pescare, un avvocato che difende o accusa in tribunale, un giudice che giudica, un muratore che costruisce, un allevatore che alleva, un governatore che governa.
Ma sappiamo che ci sono due modi di agire: come le cose devono essere fatte e come le cose si fanno realmente. In linea teorica, gli esempi sopracitati, sanno come il loro mestiere vada fatto, quali regole devono rispettare, ma la domanda è: quanti preferiscono il secondo metodo? Quanti aggirano le regole? Quanti le interpretano arbitrariamente? Perciò, a bosco ben definito di regole e commissioni di garanza esiste un sottobosco di accordi, scappatoie, furberie, interpretazioni, usanze.
Allora, premesso che i regolamenti i migliori possibili, come si può estirpare l'erbaccia dal sottobosco? Se segui le regole, non sai quali sono le tecniche e i sotterfugi usati. Anzi, ne saresti vittima. Allora perché non elevare il 'peggiore', ovvero il migliore dal loro punto di vista, per usarlo contro i suoi ex compagni di malaffare? Un'idea apparentemente buona e che è esemplificata dal film che apre questo articolo.
Personalmente credo che questi 'peggiori' stiano già ricoprendo cariche istituzionali e non molto importanti. Il problema è che non c'è l'FBI che li controlla, anzi, sono loro che controllano i rispettivi campi. Faccio un esempio: per capire la Mafia serve un pentito. A quel punto il governo, usando il pentito, può smantellare la Mafia. Ma se la Mafia fa parte del governo, bè… a voi le conclusioni.
Occorre una sovrastruttura di migliori, coloro che sono riusciti a guardare nell'abisso e a non finirci dentro. Però costoro porteranno l'abisso dentro di sè, e dovranno combatterci per il bene di tutti. Questi sono i migliori, persone che pur vedendo la convenienza e il vantaggio del male operano comunque per il bene. Non sono uomini difficili da trovare, semplicemente il sistema li attacca e li espelle come se fossero una malattia mortale.
Cerchiamo di essere noi gli uomini di questa storia. Agiamo per il bene di tutti e non solo per se stessi. Si parla sempre delle generazioni future, del mondo che gli lasceremo. Concordo con i buoni propositi, ma noi eravamo il futuro per quelli del passato. Dov'è il nostro mondo migliore? Dobbiamo lottare insieme per ottenerlo.
Brave persone di tutto il mondo, unitevi!