Parto dall'assunto, non mio, che ogni uomo cresce in base all'ambiente in cui vive, al gruppo sociale a cui appartiene, al reddito che possiede. I tre macro fattori sono poi divisibili in molte aree che vanno a plasmare l'individuo, in alcuni casi senza che esso se ne accorga neppure. Quindi è lecito supporre che l'idea di Bene e Male sia relativa alla cultura del soggetto: ad esempio poniamo la sacralità di certi animali in determinati Paesi del mondo o alla differenza di opinione rispetto all'emigrazione. Tali esempi possono facilmente far capire come il Bene di qualcuno potrebbe non essere considerato come tale da qualcun altro. Non in secondo piano abbiamo lo Spazio e il Tempo in cui il soggetto vive. Le diverse culture sono organismi viventi che mutano ed evolvono. Ciò che era Bene nel passato può essere considerato come male nel presente (ad esempio la schiavitù).
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Ma se tutto è relativo ai fattori precedentemente citati, esiste un Bene e un Male assoluto? Che sia uguale per tutte le culture, che non dipenda dal tempo o dallo spazio, che vada oltre le ricchezze materiali? Molti filosofi e teologi tirando dicono di sì: Dio. L'uomo è imperfetto ma può trarre ispirazione dalla perfezione divina per agire al meglio delle sue possibilità. Dall'altra parte c'è il Male assoluto, il Diavolo (o Entità malvagia per eccellenza), al quale sono da ricondurre i comportamenti errati degli uomini. Troppo comodo.
Personalmente sono di un'altra filosofia. L'uomo è dotato di ragione e con essa individua dei concetti morali universali, che poi si traducono spesso in dogmi da testo sacro. Non uccidere evidenzia il valore della vita e lo troviamo in tutte le culture. Da sempre l'omicidio è una cosa sbagliata, nel corso del tempo cambia la punizione in seguito ad esso e non la sua concezione negativa. Amare e rispettare il prossimo va di pari passo e non troviamo culture che incitano alla violenza di un membro della società contro un altro.
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Dr. Jekyll e Mr. Hyde, due parti di un solo essere |
Queste ed altre regole morali si possono insegnare tramite la filosofia e il fare filosofia. Si capisce cosa è giusto e sbagliato senza per forza trovarlo codificato in forma di legge sacra o umana. Ricordiamo che per legge, durante l'orrore nazista, era da buon cittadino consegnare un essere umano di fede giudaica mentre nasconderlo era un crimine. Oppure come fosse giustificato e auspicato l'omicidio dei Saraceni durante la Prima crociata.
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Luce/Bene contro Oscurità/Male |
Ancora, sapere cosa è Bene e cosa è Male ci fa vedere la realtà con occhi nuovi. I nostri egoismi lasciano lo spazio a una visione d'insieme poiché di sicuro il mio bene non può essere quello di tutti gli altri. Possiamo davvero essere persone migliori, basta usare ciò che ci contraddistingue (la Ragione) per il Bene.